LA CONFLITTUALITA’ NELLA COPPIA
“Lo
scopo di una discussione o di un dibattito non deve essere la vittoria, ma il
miglioramento”
(Joseph Joubert, Pensieri, 1838)
“L’amore non è bello se non è litigarello” recita l’antico adagio. Ma è proprio
così? Generalmente i primi tempi di una nuova relazione sono molto felici e
calmi perchè i membri della coppia tendono a sopravvalutare gli aspetti
positivi dell’altro/a, e a sminuire tutte le occasioni di scontro o di
incomprensione. Tuttavia, col trascorrere delle settimane e dei mesi, svanita
l’atmosfera magica generata dalla condizione dell’innamoramento, compaiono i
primi dissapori che talvolta purtroppo sfociano in liti accese e persino in
rotture.
Eppure, il momento del litigio
rappresenta un’opportunità preziosa per migliorare la relazione perchè
offre spazio al confronto, al chiarimento, alla reciproca conoscenza.
Come
“litigare bene”, dunque, per creare vicinanza e per crescere insieme in una
relazione?
Vediamo insieme
alcune regole che possono rivelarsi molto utili....
1) Accettate la vostra rabbia: questo
consiglio è rivolto prevalentemente alle donne, cui da sempre viene insegnato
che la rabbia è un sentimento brutto, gretto, meschino e addirittura affine alla violenza. In realtà, la rabbia
non è nulla di tutto ciò: si tratta di un semplice sentimento naturale, sano e
fisiologico, il cui valore cambia semplicemente a seconda dell’uso che noi
decidiamo di farne! Spesso le donne coprono la rabbia con un’aggressività
passiva: si chiudono, mettono il muso,
non accettano il dialogo, quasi come a sfidare il proprio compagno a
capire le ragioni del malumore. Generalmemte questo atteggiamento non porta a
nulla, se non ad irritare il partner e ad allontanarlo ancor di più... Se si è
arrabbiati, quindi, accettarlo e parlarne in modo aperto.
2) Criticate sempre e solo l’atto o il gesto
che vi ha fatto arrabbiare, ma mai la persona che lo ha compiuto. E’ il gesto che ha fatto che ci fa
sentire arrabbiati, non compresi, non accettati... Non la persona. Per
sottolineare questo aspetto, aprite i vostri sentimenti: “La frase che tu hai ieri detto ieri sera mi ha fatta sentire poco importante
per te” suona infatti molto meno accusatoria e denigratoria di:”Hai un pessimo modo di esprimerti, mi umili”.
3) Fate domande aperte, cioè domande che richiedano una spiegazione
ampia del punto di vista altrui. (“Cosa
ne pensi di questa situazione?” , “Mi piacerebbe capire che cosa conti di fare
tu e come ti senti adesso”)
4) Non rivangate mai il passato:
cercate di restare ben aderenti al piano del presente, evitando inutili
rimandi che farebbero sentire l’altro accusato
che riaccenderebero antichi dissapori. Anche se similie ad altre
crcostanze, quella attuale è una nuova situazione e come tale va affrontata.
5) Non chiudete mai la discussione prima che il punto di scontro abbia
trovato un qualche tipo di chiarimento (“Basta, finiamola qui, tanto parlare non serve a nulla” o, peggio: ”non ti ascolto nemmeno più, tanto è inutile”):
mai lasciare la stanza se non si è arrivati in fondo alla questione, lasciando
spazio ai malumori e ai cattivi pensieri solitari!!
6) Non affrontate mai discussioni davanti a terzi, siano essi i
figli o gli amici: rischiereste di mettere le persone in imbarazzo e di
spingerle anche indirettamente ad assumere una posizione .
7) Tra le funzioni della coppia vi è certamente il supporto reciproco, ma
attenzione: la vita di coppia non è
una “pattumiera” dove gettare rabbia, insoddisfazione e rancore personali!!
8) Non andate mai a dormire arrabbiati: le preoccupazioni ed i
disagi vi inseguiranno fin sotto alle coperte e il mattino dopo sarete stanchi
e di malumore!
9) Cominciate una discussione partendo sempre da un punto o da un
concetto sul quale siete certi di essere d'accordo con il partner: questo
non solo vi spingerà a fare un costruttivo sforzo per ritrovare sempre una
linea d'intesa con l'altro, ma lo renderà anche più disponibile al dialogo (“So bene che noi due abbiamo molto a cuore la
sincerità, e per questa ragione so che tu apprezzerai la mia onestà se ti dico
che le cose tra di noi non vanno bene.”)
10) Scegliete il momento giusto per dire le cose: evitate di farlo
in sistuazion positive o rovinerete l'atmosfera e guasterete l'umore vostro e
del partner! Evitate dunque di parlare durante un gioco, un'uscita romantica,
una bella cena, una gita o in un momento di tenerezza.
11) Se sentite profondamente dentro di voi che le incompatibilità sono
troppe o che la relazione non sta andando dove desiderate, valutate anche la
possibilità di chiedere aiuto ad un professionista esperto, come uno
Psicologo o un Mediatore Familiare.
MINI-TEST:
Qual è il tuo stile relazionale quando
litighi?
Scoprilo qui!
1) Litighi
spesso? Per quali ragioni?
Mai o quasi, e
solo per cose importanti
Spesso, anche
per cose quotidiane ( almeno un paio di volte a settimana)
Sì, con grande
frequenza (anche tutti i giorni) e per tutto
2) Cosa fai
quando litighi?
Anche se
urlando, spiego le mie ragioni all’altro
Mi chiudo a
riccio, vado via, non parlo
Alzo la voce,
colpisco oggetti e talvolta anche il mio partner fisicamente o verbalmente
3) Dopo aver
litigato, come ti senti?
Ancora
alterato, ma con le idee più chiare
Ferito, più
lontano dal partner
Pieno di
rancore
SOLUZIONI:
Profilo
riposta A: Sei una
persona tendenzialmente pacifica, credi nel dialogo costruttivo. Attento a non
reprimere troppo la tua rabbia per quieto vivere!
Profilo
risposta B: tendi a
evitare lo scontro e sei introverso. Per te litigio significa dolore
o rottura.
Profilo
risposta C: la tua
rabbia è esplosiva e tende a inibire la tua crescita nelle relazioni.